Relazione della seconda visita ad limina (1609) - Mons. Orazio D'Acquaviva
Treglia
Chiesa parrocchiale sotto il nome di San Secondino, avente un Rettore. E' molto povera. L'attuale Vescovo, nella visita, trovò il pavimento di questa Chiesa molto deformato, in diversi punti sconnesso; il tetto, le porte, le pareti bisognevoli di restauro; l'altare Maggiore troppo piccolo, lungo appena quattro palmi e mezzo, oltre che ornato con tovaglie e candelabri molto indecorosi e senza copertura il SS.mo Sacramento dell'Eucarestia, con una lampada talvolta spenta, in un Tabernacolo deteriorato all'esterno, realizzato in una forma indecorosa e con un conopeo di lino bianco abbastanza grossolano e tinto in modo poco elegante, la cui porta non era ben chiusa, e poiché, aprendosi, andava all'interno del Tabernacolo, una sua spinta un po' energica poteva facilmente far cadere il Calice col SS.mo Sacramento.
Inoltre trovò l'acqua battesimale abbastanza sporca per difetto del fonte battesimale, con certo sudiciume giacente sul fondo ed altro, galleggiante in superficie; gli oli sacri conservati in modo per niente decoroso, e trovò un libro solo, nel quale erano registrati matrimoni e battesimi. Pertanto l'attuale Vescovo, nella stessa visita, applicò con egual decreto, i rimedi che fu solito prendere dalle rendite dei beni, delle altre Parrocchie. Vi risiede un Parroco con un Chierico. Conta settanta famiglie.