Distruzione di Trebula
Come e in che periodo la nostra Trebula smise di irradiare la sua civiltà costituisce una problematica che si circonda di un alone di mistero, cosicché essa ci sprona a un irrefrenabile desiderio di conoscerla sempre meglio.
Purtroppo, le conoscenze attuali su Trebula Balliensis e delle vicende che l' hanno interessata non consentono di fare una stima precisa del periodo in cui essa ha cessato di esistere. Probabilmente non lo sapremo mai.
Si possono, tuttavia, fare delle stime approssimative in relazione agli oggetti che sono stati rinvenuti. Il fatto che vi siano circolate monete di Costantino il Grande e degli imperatori d'oriente Giustino I e Giustiniano I (530 d.C.) ci consente di confutare l'ipotesi di alcuni che sostengono che la città fu distrutta nel IV secolo d. C.
Quindi, potenzialmente, Trebula può essere stata distrutta tra il 600 e il 900 d.C.
Due sono gli eventi che possono aver provocato la scomparsa della città:
- Un forte terremoto, non sappiamo se quello che rase al suolo Capua nel 685 d.C. oppure quello che si abbatté su Alife nell' 865 d.C.
- Le devastazioni dei Saraceni.
Sulla seconda ipotesi ci sono molti punti oscuri. Infatti, Trebula, Cubulteria e Rufrae non sono mai menzionate tra le città assalite dai Saraceni, nonostante esse fossero sull' itinerario da loro più volte seguito. Non ci sono citazioni di questi centri in documenti privati o pubblici o ecclesiastici, né nelle documentazioni storiche. Questo porta a ritenere che tali centri fossero già da tempo spopolati e distrutti. E' invece più ragionevole l'ipotesi secondo la quale Trebula sia stata distrutta da un forte terremoto. Tale ipotesi è stata avvalorata anche dal ritrovamento, durante gli scavi del complesso termale del 1976, di diversi scheletri di persone, tra cui quello di una giovane donna di circa quattordici anni.